Il sistema si basa su elementi come corporatura, postura e capelli.
Un algoritmo che permetterà di riconoscere tutti i volti.
Facebook riconoscerà tutti, anche a volto coperto e persino se la persona è ritratta di spalle in una foto.
Un nuovo algoritmo – mostrato da Yann LeCun di Facebook alla Computer Vision and Pattern Recognition Conference di Boston– analizza capelli, vestiti e altri tratti particolari del corpo per sapere chi siamo. E, in questo modo sarà in grado di individuarci anche se mascherati. E nell’86% dei casi anche se coperti da occhiali scuri, sciarpe ecc.
Al posto dei classici tratti somatici, l’algoritmo infatti analizza i capelli, postura e forma corporea. Per poi incrociare i dati con l’enorme database fotografico a disposizione del social network.
Per mettere alla prova l’algoritmo, Facebook ha utilizzato 40 mila fotografie prese da Flickr e il risultato è stato stupefacente. L’83% delle persone ritratte sono state riconosciute senza errori.
Invece Google, sfruttando l’intelligenza artificiale, tenta una strada opposta: “insegna” ai computer come creare immagini a partire da una foto. Tale tecnologia si basa su reti neurali che disegnano immagini sulla base di foto, creando una sorta di immagine di ciò che è raffigurato.
Già nascono preoccupazioni per la privacy, che si aggiungono a quelle legate all’applicazione “Moments”. Una nuova app per il riconoscimento facciale di Facebook. Che consente di riconoscere le persone ritratte nelle foto per poi avvertirle che qualcuno ha postato delle immagini in cui ci sono loro.
Applicazione che ha già spinto i Garanti europei per la privacy a vietarla in Europa. Mentre negli USA ha avuto via libera!
Da tempo, comunque, Facebook è in grado di riconoscere i volti delle persone presenti nelle foto. Permettendoci di taggare facilmente tutti i nostri amici senza bisogno di un intervento da parte nostra. Oggi, Facebook riconoscerà tutti anche a volto coperto!
Yann LeCun, responsabile dell’Intelligenza Artificiale di Facebook aggiunge:“Ci sono un sacco di modi in cui potremmo usare una tecnologia del genere. Le persone hanno aspetti caratteristici, anche guardandole alle spalle. Mark Zuckerberg, ad esempio, è facile da riconoscere perché indossa sempre una maglietta grigia.”
Proprio la maglietta grigia vestita da Zuckerberg, da elemento accessorio, potrebbe dunque trasformarsi presto in un elemento chiave per lo studio e le analisi delle foto. E, andare oltre ciò che si vede per trarre conclusioni.
