Che dire, essere primi in qualcosa è sempre una bella esperienza. Mentre il fenomeno di Ransomware ha registrato un calo a livello globale di circa 91% rispetto al 2017, l’Italia va in controtendenza, risultando la nazione più colpita d’Europa. A questo punto possiamo ben dirlo, siamo il paese europeo preferito dai cybercriminali per le truffe online . Questi mettono in pratica vari metodi per rubare i file sul computer criptandoli e chiedendo in cambio un riscatto solitamente pagabile in bitcoin.
Se non si paga, ovviamente si perde tutto. C’è da dire che in molti casi si è addirittura riscontrata una sorta di “chat di assistenza” da parte dei malviventi del web per aiutare in qualche modo le vittime a pagare e riprendersi il tutto.
In generale sembra che la tecnica di questi malviventi miri più alla qualità delle vittime che alla quantità. Infatti, di solito, vengono prese di mira le aziende (+28%) e grandi ditte per cui è possibile richiedere una percentuale più alta di riscatto.
Il metodo più diffuso è il “Business Email Compromise” per esempio richiedendo bonifici di superiori sfruttando i dipendenti (come il caso del trasferimento del calciatore De Vrij finita su un conto corrente fantasma).
Come ci insegna il buon vecchio web, ci sono vari modo per difendersi da queste truffe online; ma è anche vero che stiamo parlando di malviventi che del web ne sanno una più del diavolo!. I metodi per difendersi sono sempre gli stessi: aggiornare sempre ogni software all’ultima versione, utilizzare antivirus (anche su smartphone) e antimalware aggiornandoli costantemente, diffidare di email sospette anche se provengono da contatti fidati, evitare di visitare siti poco raccomandabili (per streaming o download di contenuti pirata) e non cliccare su link ricevuti via WhatsApp o persino sms.