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Internet collegamento mondiale

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Internet nasce nel 1969. Fu concepito come mezzo di comunicazione e scambio di informazioni. Pensate che la prima rete riusciva a collegare solamente 65 computer, niente in confronto alla rete attuale che unisce il globo.

Solo 100 anni fa il segnale morse passòo via aria da una parte all’altra dell’atlantico grazie all’invenzione della stazione radio di Guglielmo Marconi. Nome come sinonimo di progresso e modernità.
La tecnologia da allora è andata avanti a passi giganti. Ed è la testimone principale dell’avvento dell’epoca contemporanea.

Internet è stata protagonista dell’opera della globalizzazione, permettendo operazioni prima del tutto impraticabili.
Questa innovazione, accessibile da tutti, ha costituito una vera e propria rivoluzione nel modo di vivere di tutti i paesi sviluppati. Trasmettendo istantaneamente informazioni, messaggi e notizie in tutto il mondo globalizzato.

Internet ha velocizzato e perfezionato ogni tipo di processo informativo ed è diventata la principale via di comunicazione.
Con internet sono però arrivati anche alcuni aspetti negativi.

Uno di questi è la pirateria. Un’azione illegale che permette di scaricare gratis film, giochi e musica gratuitamente, mettendo in ginocchio il commercio multimediale.
Inoltre Internet, nonostante che sia un grande strumento nelle nostre mani, può rivelarsi un cattivo strumento in base all’uso che ne facciamo.

Soprattutto tra i giovani, esso è diventato un mondo in cui rifugiarsi e una “droga” che gli permette di accedere ad una vita virtuale e di nascondersi dietro allo schermo di un computer.

E non solo per i giovani, anche tra gli adulti può creare uno stato di isolamento.

Basta pensare al fatto che la comunicazione di oggi avviene in maggior parte tramite messaggi scritti. Senza guardare negli occhi il nostro interlocutore. Creando cosi emozioni spesso non corrispondente alla realtà.

Come disse il fisico Albert Einstein: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”.
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