Il commercio elettronico è nato in Italia ben diciotto anni fa.
Rispetto al resto del mondo si registrano ritardi e varie difficoltà, nonostante ciò si sono raddoppiate le aziende che vendono online. Tutto ciò solo negli ultimi sei anni, che ha visto crescere il numero di imprese sino a quasi 15 mila.
Oggi l’e-commerce nel nostro paese vale 19,3 miliardi di euro, con acquisti via smartphone a +51% per una fetta del 15% sulle intere transazioni online (24% se aggiungiamo anche quelle via tablet).
Secondo Eurostat, le imprese hanno raddoppiato il fatturato generato dall’e-commerce, passando dal 4% al 9%.
I settori che più stanno contribuendo alla crescita sono abbigliamento (+25%). Informatica ed elettronica di consumo (+22%). Editoria (+16%) e turismo (+11%).
In forte crescita i settori emergenti di food&grocery, arredamento e home living (570 milioni di euro di ordini).
In 5 anni, il 60,9% della popolazione italiana online ha fatto almeno un acquisto in rete negli ultimi 3 mesi. Il 55% degli e-shopper italiani ha meno di 44 anni e il 53% sono uomini .
Benché il nostro Paese debba ancora colmare un gap digitale rispetto ad altri stati europei l’Ecommerce ha davvero grandi potenzialità.
Un messaggio da lanciare sopratutto a quelle aziende ancora troppo timide per investire nel web, il cui processo di digitalizzazione prosegue purtroppo ancora a ritmi decisamente più blandi rispetto al consumatore italiano medio.