L’UE vuole modificare la legge sui cookie: niente più banner obbligatori.
Dato l’insuccesso dei provvedimenti precedenti, l’UE ha deciso di cambiare rotta.
Che fastidio i banner per i cookie! Sia per gli utenti che per chi realizza siti sono sempre stati più un problema che una soluzione. E alla fine se n’è accorta anche l’UE. Ma cosa sono in realtà i cookie? Si tratta di piccole strighe di testo che servono a memorizzare alcuni dati. In questo modo i siti possono avere accesso ad informazioni utili per determinare ad esempio quale tipo di pubblicità mostrarci, a seconda dei dati di navigazione e degli interessi.
Nel tentativo di assicurare una maggior privacy agli utenti, nel 2012 l’Unione Europea aveva varato una legge con la quale obbligava i siti che utilizzavano i cookie a mostrare un banner agli utenti per dargli la possibilità di scegliere se ne acconsentiva l’uso o no. In teoria era un buon modo per evitare invasioni della privacy web indesiderate e non autorizzate. In pratica si è rivelata un disastro su tutti i fronti. Gli utenti, infastiditi dal banner durante la navigazione, cliccavano subito su “acconsento” o “non acconsento”, senza leggere niente sulla normativa o su quali cookie stavano rifiutando o accenttando, pur di far sparire l’avviso.
Questo ha reso l’accorgimento totalmente inutile, in quanto così gli utenti compivano un’azione in maniera inconsapevole. Adesso, per tentare di rimediare a questa situazione, L’UE vuole modificare la legge sui cookie. Secondo il nuovo testo della legge, i siti non sarnno più tenuti a mostrare il famoso banner. Per contro, i browser saranno obbligati, in fase di installazione, a mostrare un menù nel quale l’utente dovrà scegliere il livello di sicurezza dei dati personali che vuole adottare durante la navigazione. Questo livello potrà essere modificato in ogni momento e verrà applicato per ogni sito visitato. La nuova normativa inoltre coinvolgerà anche servizi di posta elettronica e messaggistica istantanea quali Gmail e Whatsapp.
Ancora non sappiamo se questo sarà il testo definitivo della nuova legge o se subirà cambiamenti. L’unica cosa certa è che tutti i paesi membri dovranno adeguarsi entro il 25 maggio 2018.