Meglio i prodotti che durano nel tempo.
Amor di villeggiatura, soltanto un mese dura.
Il proverbio dice così, ma se si parla di aspirapolveri, telefoni e lavatrici, ci si aspetta che l’amore duri un pò più a lungo.
Il fatto è che oggi l’obsolescenza programmata è così diffusa che la diamo quasi per scontata. Se ne discute da anni: le case produttrici peggiorerebbero di proposito le prestazioni dei dispositivi più vecchi per spingere gli utenti a comprare quelli nuovi.
Lo scorso gennaio Apple ha dichiarato di aver sostituito 11 milioni di batterie, dieci volte in più degli anni precedenti.
Questo spreco di risorse fa male all’ambiente per l’inutile sfruttamento di risorse e l’aumento di produzione di rifiuti.
La consapevolezza dei consumatori potrebbe invertitre la tendenza, premiando l’acquisto di oggetti che non tollerano più la “durata limitata”.
In Francia un’associazione ha lanciato un sito – produitsdurables.fr – per aiutare le persone a confrontare l’affidabilità dei futuri acquisti.
Produits Durables offre valutazioni indipendenti sulla sulla solidità e riparabilità e si avvale anche dell’esperienza degli utenti.
Una buona idea. Chi la replicherà in Italia?