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8 tecnologie di cui abbiamo avuto paura

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Nel precedente articolo abbiamo parlato delle Intelligenze Artificiali (IA) e di come queste nuove tecnologie si applicano alla quotidianità e le loro implicazioni etiche e sociali. Alla fine di quell’articolo vi avevamo detto che le Intelligenze Artificiali potevano non essere le prime invenzioni /tecnologie, che nel corso della storia, sono state considerate pericolose e dannose al loro arrivo sul mercato.

Siamo qui oggi per indicarvi 8 innovazioni che hanno spaventato l’umanità al loro debutto, siamo convinti che alcune vi sbalordiranno.

Spoiler: queste tecnologie/invenzioni/innovazioni sono oggi giorno utilizzate in tutto il mondo da miliardi di persone. Incominciamo.

LA BICICLETTA

Lo sappiamo, siete rimasti a bocca aperta. Eppure uno dei mezzi più ecologici dei nostri tempi, utilizzato davvero in tutto il mondo, con uno sport dedicato a questo oggetto, quando uscì non fu accolto benissimo. Infatti in un primo momento pure i medici sostenevano che andare in bicicletta poteva causare sterilità, disturbi nervosi e deformità del bacino.

In particolare questi disturbi aumentavano se ad andare in bicicletta era una donna. “La cosa peggiore che ho visto in vita mia è una donna in sella a una bicicletta“. Così scriveva il 25 luglio del 1891 il corrispondente del Chicago Tribune.

INTERRUTTORI ELETTRICI

L’invenzione degli interruttori elettrici suscitò molti timori. Infatti in molti erano convinti che potessero causare incendi o dare scosse elettriche. In molti infatti erano proprio contrari all’utilizzo dell’energia elettrica, considerata una forza pericolosa che non doveva essere usata nelle case. Pure il 23esimo presidente americano, Benjamin Harrison, era terrorizzato dalla corrente elettrica e dagli interruttori. Si narra che, per timore di essere fulminato, non abbia mai toccato un interruttore della luce.

TELEFONO

Sappiamo che probabilmente la generazione Z non capirà neppure di cosa stiamo parlando, ma quando i primi telefoni furono brevettati, e poi messi in commercio, nel 1876, non furono accolti benissimo. Nonostante si sia trattata di un invenzione rivoluzionaria che metteva in comunicazione persone lontanissime fra di loro in maniera istantanea, in un primo momento si credeva che il telefono, oltre a togliere tempo alle donne che non si occupavano “delle cose da donne” come cucinare, stare dietro alla casa ecc. causasse anche malattie come il cancro le malattie mentali e la sterilità.

Questo principalmente perchè era un dispositivo elettrico. E sì possiamo ricollegarci alla precedente paura dell’elettricità.

RADIO

Attuale fedele compagna di molti viaggi in macchina, la radio, alla sua uscita non fu accolta benissimo. Infatti nel 1906 era considerata un’invenzione pericolosa che avrebbe portato alla diffusione di false informazioni, propaganda e che avrebbe potuto deviare le menti di chi l’ascoltava.

Oggi giorno, rimane uno dei mezzi di comunicazione, informazione e intrattenimento più diffuso al mondo.

GLI SPECCHI

Non sappiamo dire se questa paura si è generata in particolare con l’avvento della religione Cristiana e l’arrivo dei 7 peccati capitali. Ma sta di fatto che per un lungo periodo gli specchi sono stati considerati pericolosi e un oggetto di peccato.

Essi infatti venivano associati al peccato di vanità, un peccato capitale. Inoltre sono stati spesso associati a credenze superstiziose. Si credeva che potessero catturare l’anima di chi si specchiava o che fossero un mezzo per prevedere il futuro, quindi intrinseco di poteri oscuri.

Una curiosità interessante è che questo oggetto, nonostante oggi sia in ogni casa, non ha del tutto perso la sua aura di mistero. Tutt’oggi infatti molte superstizioni legate agli specchi sono ancora molto diffuse.

IL JAZZ

Credevate che un genere musicale la potesse far franca? Ci dispiace ma no, pure il Jazz è stato ben poco apprezzato quando fu inventato. Ci sono tantissimi motivi per cui questo genere fu considerato pericoloso. Erano gli anni ’20, un periodo dove i pregiudizi razzisti erano decisamente diffusi e il Jazz è un genere nato dalla comunità afroamericana. Solo questo poteva essere una motivazione.

In secondo luogo anche i luoghi dove veniva suonato non aiutavano la sua popolarità. Il Jazz fu accusato di essere immorale, di deviare i giovani portandoli sulla strada della criminalità e prostituzione. Fu accusato di causare suicidi e anche disturbi alimentari.

I FUMETTI

Uno dei passatempi più amati dai giovani, e non solo, quando debuttò nella società fu accusato d’essere un intrattenimento pericoloso e di causare comportamenti immorali. Questo era suscitato soprattutto dal contenuto dei fumetti dove spesso c’erano raffigurazioni violente e sanguinose. Addirittura per un periodo i fumetti di genere horror furono vietati.

Citiamo 4 fumetti che furono pubblicamente accusati di immoralità:

  • 1924 Little Orphan Annie fu accusato di promuovere la povertà e la miseria
  • 1938 Superman fu accusato di promuovere l’anarchia e il consumismo
  • 1940 Batman fu accusato di essere un modello negativo perchè era un vigilante solitario che puniva secondo la legge i criminali, ma a modo suo.
  • 1962 Spider-man fu accusato di violenza e di promuovere l’uso delle armi
IL WALKMAN

L’antenato dell compact disc, dell mp3 e di Spotify alla sua uscita, nel 1979 fu accusato di essere un oggetto dannoso e pericoloso per l’essere umano. Infatti molti credevano che ascoltare la musica in cuffia potesse causare dei danni al cervello e all’udito. Altri erano preoccupati per la diminuzione della comunicazione sociale e altri ancora credevano che venisse usato per ascoltare musica oscena o violenta.

Oggi giorno è una delle invenzioni più utilizzate, certo non il walkman come oggetto, ma il suo concetto di trasportabilità della musica ha continuato a trasferirsi nelle nuove tecnologie che ci permettono di ascoltare la nostra musica ovunque siamo.

In sintesi

Le invenzioni che abbiamo citato in questo articolo sono innovazioni che la nostra società utilizza quotidianamente. A noi ci pare quasi assurdo che alla loro uscita, questi oggetti, possono aver causato questi timori che a noi, oggi, ci paiono assurdi. Eppure la storia ci racconta appunto un’altra storia.

Il punto dove vogliamo arrivare è che è lecito essere spaventati dall’arrivo di nuove tecnologie o invenzioni di cui ancora non comprendiamo appieno le potenzialità. Ma questo è umano, lo abbiamo appena dimostrato. Diteci, qualcuno oggi avrebbe paura a premere un interruttore o di specchiarsi o ancora ad andare in bicicletta?

Magari a queste nuove tecnologie, chiamate Intelligenze Artificiali dobbiamo concederli un minimo di fiducia. Magari fra qualche anno le dovremmo inserire in un articolo simile a questo e le nuove generazioni sorrideranno nel leggere che noi ne avremmo paura. Oppure a questo giro potremmo aver ragione. Ma ad oggi, forse, dovremmo concedergli almeno una possibilità. Se la nostra scelta sarà giusta lo potranno dire solo i posteri.

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